Il primo risultato ottenuto è una maggiore collaborazione tra i vari professionisti sanitari coinvolti nel percorso di cura ed i pazienti. Gli strumenti adottati consentono di assistere i pazienti, garantendo un’assistenza sanitaria in sicurezza, evitando agli stessi di recarsi presso gli studi medici o presso le strutture di cura.

Altro aspetto da non sottovalutare è il costante monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti in cura, soprattutto quando si parla di patologie croniche, che se gestite in continuità assistenziale, anche grazie all’integrazione tra ospedale e territorio, permettono una gestione più razionale del paziente presso il suo domicilio.

Le soluzioni tecnologiche adottate hanno garantito una facilità di accesso al servizio, tutela e privacy del paziente e l’integrità nella trasmissione di informazioni/dati di carattere medico necessari per la prevenzione, la diagnosi, incidendo sulle scelte terapeutiche ed il successivo controllo dei pazienti.

La soluzione della T- shirt ha scommesso sulla centralità del paziente e sulla bassa densità di ricoveri ospedalieri, raggiungendo una platea di potenziali utenti che non abbraccia più fasce di età. Inoltre, però, la Tshirt non ha raggiunto caratteristiche tecniche ed interessanti per una produzione industriale rendendola apprezzabile economicamente al mercato del tessile, configurandosi come un device eccessivamente oneroso per un utilizzo ampio e diffuso tra la popolazione anche se il settore del wearable sono in forte espansione in Italia e nel mondo.

I biosensori realizzati, testati e validati sono capaci di rilevare la concentrazione di potassio nel sudore. La tecnologia ha superato la fase di studio di fattibilità ed è stata convalidata in laboratorio. Il livello di maturità tecnologica raggiunto è da considerarsi TRL 4.

Software, piattaforma web, algoritmi di elaborazione delle informazioni, gli applicativi web e il firmware installato all’interno del dispositivo indossabile e della centralina, non possono essere protetti con brevetti industriali in quanto esulano dal campo di applicazione della tutela brevettuale.

Il modello di assistenza sanitaria realizzato tramite tecnologie e-health, in particolare mobile-health, così come il settore del wearable contribuiscono fortemente alla crescita del loro mercato.

Sensori, App, monitoraggio continuo dei parametri biometrici attraverso dispositivi indossabili, servizi digitali per l’assistenza medica a distanza, algoritmi che generano biomarcatori fisiologici e comportamentali, sono solo alcune delle nuove frontiere della Digital Health, protagonista di un’improvvisa accelerazione. Ciò è principalmente dovuto alla fruibilità effettiva che è riconosciuta dagli utilizzatori, siano essi pazienti, cittadini o strutture sanitarie, a queste tecnologie, sia alla sempre maggiore tendenza nel monitorare il proprio stato di salute.

L’emergenza Covid-19  ha generato in Italia un aumento senza precedenti della domanda di soluzioni sanitarie digitali, arrivata dalla base, ossia da parte dei pazienti, verso l’alto.

Sensori, App, monitoraggio continuo dei parametri biometrici attraverso dispositivi indossabili, servizi digitali per l’assistenza medica a distanza, algoritmi che generano biomarcatori fisiologici e comportamentali, sono solo alcune delle nuove frontiere della Digital Health, protagonista di un’improvvisa accelerazione mentre il mondo è alle prese con l’emergenza Covid-19.

La pandemia in corso ha reso infatti ancora più evidente “l’assoluta necessità dell’integrazione della medicina tradizionale con quella digitale, e il prezioso ruolo che la Digital Health può svolgere nell’offrire nuove dinamiche di comunicazione tra medico e paziente. Infatti i cittadini ed i professionisti sanitari hanno sollecitato soluzioni di Digital Health che dovrebbero essere semplici da usare e pragmatiche da un punto di vista tecnologico e organizzativo, ma anche rigorose in termini di affidabilità medica e sicurezza.

Il PNRR ha previsto il potenziamento dei servizi domiciliari (quota 10% degli over 65) è la sfida per i territori realizzare presso ogni Azienda Sanitaria Locale (ASL) un sistema informativo in grado di rilevare dati clinici in tempo reale nonché ad utilizzare la telemedicina per supportare al meglio i pazienti con malattie croniche. Il combinato utilizzo  di strumenti di domotica, telemedicina e telemonitoraggio devono garantire l’integrazione dell’assistenza sanitaria domiciliare con interventi di tipo.